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DIABETE T. 1 “Giovanissima coppia di atleti attraverserà a nuoto lo Stretto per dimostrare come pur con la malattia tutto sia possibile!”

31 Lug 2018

Il prossimo 7 agosto 2018, Francesco Biasi di 17 anni di Torino e Asia Venturelli 14 anni di Modena, giovani con diabete di tipo 1, insieme ad alcuni operatori Sanitari di Catanzaro, tra i quali Luigi Grande, il pediatra Francesco Giampà e Luigi D’Andrea in rappresentanza di tutti i genitori di AGD Italia, attraverseranno lo Stretto di Messina a nuoto.
3 km di traversata in mare aperto per 2 giovanissimi atleti per sconfiggere ogni discriminazione che ruota intorno al diabete di tipo 1 e dimostrare che anche con la malattia tutto sia possibile.  
L’iniziativa, che partirà da Punta Faro e raggiungerà la spiaggia di Cannitello in Calabria, nasce da un’idea dell’Assistente Sociale Matilde Eleonora Rotella che ben conosce il diabete giovanile di T1. L’idea è stata successivamente condivisa da alcuni operatori dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, dall’Associazione “Calabria un mare d’amore”, dal Coordinamento Associazioni Giovani con Diabete - AGD Italia e dall’Associazione locale AGD Catanzaro. 
I nostri bambini e giovani ci emozionano e ci sorprendono e danno ossigeno al nostro impegno per agevolare il loro cammino, talvolta tortuoso ma che deve vedere possibile il suo traguardo. Questa iniziativa entra a pieno nella nostra nuova campagna di comunicazione Accendi la testa e fai girare la voce”. Ha spiegato Giovanni Lamenza, Presidente di AGD Italia
Il diabete di tipo 1 è una patologia cronica di origine autoimmune in cui vengono distrutte le beta-cellule pancreatiche che producono insulina che colpisce prevalentemente bambini in tenera età, ma che non preclude nessuna attività ai giovani che ne sono colpiti ma solo obblighi ed attenzioni maggiori, un impegno costante che, poiché si parla di bambini e giovani, coinvolge anche la famiglia.
“Il diabete è una malattia complicata, che richiede una gestione costante, anche se oggi possiamo usufruire di tecnologie e farmaci che aiutano nella terapia, ma non si può prescindere da controlli e da formazione sanitaria adeguata” Ha dichiarato Felice Citriniti, pediatra diabetologo di Catanzaro.