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Nuovi scenari sul diabete tipo 1 a seguito dell'introduzione dello screening di popolazione in età pediatrica.

06 Ott 2024

Sabato mattina 5 Ottobre, nell'ambito del Corso di aggiornamento nazionale della SIEDP,  si è tenuta un'importante tavola rotonda di confronto e approfondimento sull'attuazione dello screening del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica.
Erano presenti: SIEDP in persona del Presidente e moderatore Valentino Cherubini, SID (Elena Succurro), AMD (Basilio Pintaudi), SIEDP (Lorenzo Iughetti), FIMP (Osama Al Jamal), FID (Francesca Ulivi), Rappresentante Laboratori (Damiana Pieragostino), Rappresentante delle Associazioni persone con diabete in età evolutiva (Fabiano Marra), ISS (Flavia Pricci e Olimpia Vincentini), IRCCS San Raffaele (Manuele Bosi), Esperia Advocacy (Angelo Ficarra).
Il tema è stato affrontato dal punto di vista:
- della politica e della determinazione a portare avanti le attività di screening;
- dei pediatri, per l'attività di reclutamento dei minori da sottoporre a screening, in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale e della miglior modalità per effettuare il prelievo dei campioni;
- dei Clinici per la raccolta dei dati derivanti dallo screening, attraverso una piattaforma informatica creata e messa a disposizione dall'Istituto Superiore di Sanità e la realizzazione di un registro nazionale delle persone risultate positive;
- dei pazienti, per l'attività che le associazioni potranno svolgere per migliorare l'informazione e fare in modo che il maggior numero possibile di bambini si sottoponga allo screening, fornendo il loro supporto sia ai pediatri di libera scelta, sia ai centri specializzati di diabetologia pediatrica attraverso una specifica formazione di volontari che potranno affiancare le famiglie in questa fase, supportandole e condividendo con loro conoscenze ed esperienze, in modo da non farle sentire sole in questa nuova esperienza.
Tra i temi affrontati dal nostro Presidente, quello dei Centri di diabetologia pediatrica che dovranno occuparsi dei minori risultati positivi al test, all'interno dei quali dovranno essere presenti tutte le figure che compongono il team multidisciplinare, con particolare riguardo alla figura dello psicologo, fondamentale nell’accompagnare in modo adeguato il bambino e la sua famiglia in questo percorso che dal momento della positività al test potrebbe potenzialmente portarlo a sviluppare il diabete.
Altro aspetto sottolineato da Fabiano Marra durante la Tavola rotonda, l'importanza di far rientrare all’interno del nomenclatore dell’assistenza specialistica ambulatoriale, prevista dai LEA, i nuovi codici internazionali adottati dall’OMS che riconoscono il diabete di tipo 1 pre-sintomatico (fase 1 e 2).
L’adozione di questi codici consentirebbe la presa in carico dei minori risultati positivi al test da parte del SSN secondo lo specifico diagnosis-related group (DRG) e la possibilità di essere seguiti presso i centri di diabetologia pediatrica per tutti i successivi accertamenti che si renderanno necessari dal momento della positività al test in poi, in regime di esenzione dalla spesa sanitaria, come previsto per i minori nel caso di esordio di diabete conclamato (fase 3).
Grande entusiasmo è stato manifestato per la miglior riuscita delle attività derivanti dall'applicazione della legge 130/2023, in termini di ritardo nello sviluppo della malattia, attraverso la somministrazione di farmaci ad hoc, e della prevenzione della chetoacidosi diabetica all'esordio.
Il nostro augurio è quello che tutte le Regioni si muovano nella stessa direzione per agevolare sui rispettivi territori la più ampia adesione alla campagna di screening, contribuendo alla sua piena realizzazione.
Noi di AGD ITALIA ci saremo per  vigilare sulla uniforme applicazione dell’attività di screening, cercando di mantenere un ruolo attivo e collaborativo con le Istituzioni, affinché questo progetto che ha destato un vivo interesse internazionale possa veramente esprimere tutta la sua potenzialità.